LA VERA LEGGENDA DELL’ELDORADO
IL METALLO CHE ACCECO’ I CONQUISTADORES
Come nasce la leggenda dell’El Dorado? L’oro delle civiltà precolombiane che ha cambiato il corso della storia dell’Europa e che accecò i Conquistadores che cominciarono ad esplorare e a razziare gran parte delle terre del Sud America.
Il significato dell’oro per le civiltà pre-ispaniche
Per gli europei l’oro è sempre stato simbolo di ricchezza materiale. Al contrario nelle civiltà precolombiane l’oro aveva una funzione sacra: era la manifestazione tangibile del Dio Sole. Per le antiche civiltà pre-ispaniche il sole, non solo fecondava la terra, facendo germogliare i raccolti ma, per la sua potente energia era considerato il primo motore di ogni forma di vita. Non a caso gli Indios, della Sierra Nevada di Santa Marta in Colombia, nella zona del mitico Eldorado, continuarono a chiamare l’oro con lo stesso nome del Sole: Nyùri. Gli Indios hanno mantenuto il suggestivo rito di “soleggiare” il metallo esponendolo all’aperto, nei pressi dei templi in certi periodi dell’anno, per fargli riacquistare energia e splendore ai raggi del Dio che tutto illumina e feconda. Vallate, laghi, montagne e caverne erano preposte al culto del sole al pari dei templi.
Come nasce la leggenda dell’El Dorado?
Nel 1600, nel suo El Carnero Juan Rodriguez Freyle raccontò che durante l’esplorazione delle foreste, nei pressi dell’attuale Bogotà, si trovò ad assistere ad uno spettacolo senza precedenti, l’investitura in re del principe dei Muisca. La maestosa cerimonia era celebrata sul lago vulcanico di Guadavita, la cui vista a tutt’oggi lascia senza fiato. All’alba e al ritmo dei tamburi, su una zattera di giunchi (Balsa Muisca), sedeva nudo l’El Dorado (l’Uomo dorato) erede al trono che, ricoperto solo di resina e polvere d’oro, gettava nella laguna oro e smeraldi per fecondare simbolicamente l’utero della grande Madre Terra. Al levarsi del sole al ritmo dei tam tam l’El Dorado, tuffandosi in acqua, raggiungeva la riva e il suo popolo: così saliva al trono il re dei Muisca che diede vita alla vera leggenda dell’Eldorado.
Le reazioni dei Conquistadores
Questa antichissima cerimonia, che ebbe origine nel 600 a.C. e fu tramandata per oltre 1000 anni fino all’avvento degli spagnoli, scatenò la spasmodica ricerca dell’oro da parte dei Conquistadores. Questi ultimi setacciarono a fondo la Laguna di Guadavita, che per la sua particolare morfologia vulcanica, risucchiò i preziosi doni propiziatori dei Muisca lasciando, in quel caso, i Conquistadores a bocca asciutta. Infatti a tutto oggi nessuno smeraldo, nessun manufatto d’oro è stato mai più ritrovato nei fondali della Laguna di Guadavita.
Testimonianze della leggenda dell’El Dorado
Questa maestosa cerimonia è testimoniata dai reperti archeologici conservati nel Museo dell’Oro di Santa Fè di Bogotà. La Balsa Muisca, preziosa scultura fabbricata completamente in oro con eccelsa maestria dagli antichi orafi precolombiani, raffigura la cerimonia del El Eldorado.
Oggi, indipendentemente dal chiedersi come nasca la leggenda dell’El Dorado, tutti possono avere il privilegio di indossare i gioielli precolombiani, monili di grande suggestione che testimoniano un’arte orafa perfetta anche se arcaica ed antichissima, per giunta i ciondoli, le collane, gli orecchini, i bracciali e gli anelli sono portatori dei benefici influssi dell’energia del sole: chi non lo crede non ha che da provarli.